Elliott Erwitt. Photographs. In mostra a Villa Bardini dal 20 ottobre

Autore: Baerbel Reinhard Pubblicato il:

Elliott Erwitt. Photographs.

GLI SCATTI PIÙ CELEBRI DELLA LUNGA VITA PROFESSIONALE DEL GRANDE MAESTRO DELLA FOTOGRAFIA

Il percorso espositivo celebra l’opera del maestro Erwitt, che quest’anno compie 94 anni. Promosso da Fondazione CR Firenzee Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron, a cura di Biba Giacchetti, in collaborazione con Sudest57.

Fotografie che offrono uno spaccato della storia e del costume del Novecento attraverso ritratti a grandi star del cinema, potenti del mondo, che vanno oltre i personaggi mostrando la loro intimità e umanità.

Oltre 70 scatti scelti dalla curatrice e dallo stesso Erwitt per raccontare con la sua ironia uno spaccato della storia e del costume del Novecento.

In mostra si incontrano i famosi ritratti di Che Guevara che sorride, di Kerouac, di Marlene Dietrich, e ancora fotografie che hanno fatto la storia, come Jackie Kennedy al funerale del marito brutalmente assassinato, o il diverbio tra i due leader Nixon e Krusciev, in cui il dito puntato di Nixon lo fa apparire quasi minaccioso, alterando la percezione di chi lo osserva.

Presenti anche i celebri scatti di Marilyn Monroe, diva che Erwittconosceva bene e che ci restituisce in una versione insolita, pensosa e priva di pose e maschere, oppure nel pieno del suo personaggio all’interno del set di The Misfits, che segnò la fine di un’epoca, la fine del suo matrimonio con lo sceneggiatore del film Arthur Miller ma anche l’ultimo film con Clark Gable, che morirà poco dopo le riprese.

Nel percorso espositivo anche le foto dei suoi amati cani,metafora del genere umano a cui Erwitt ha dedicato numerosi libri, e un portfolio di immagini dedicate all’amore, fra queste il bacio di due innamorati riflessi nello specchietto dell’auto al tramonto, rimasta a lungo nel suo archivio e riscoperta in tempi recenti. Ci sono poi foto private, come quella alla sua primogenita Ellen, ancora neonata osservata nel letto dalla madre, e gli autoritratti di Erwitt segno distintivo della sua grande autoironia