Concrete Flowers di Francesca Manolino

Autore: filarete Pubblicato il:

manolino

CONCRETE FLOWERS
di Francesca Manolino

Evento di pre-apertura del 16° River to River Florence Indian Film Festival

Inaugurazione sabato 3 dicembre ore 18
finger food indiano con vino gentilmente offerto da Barone Ricasoli

La mostra sarà visitabile fino al 31 gennaio 2017
dal lunedì al sabato con orario 15/19, o su appuntamento
fsmgallery – via San Zanobi 19r, Firenze
Tel 055 481106 exhibitions@fondazionestudiomarangoni.it
Ingresso libero
La galleria sarà chiusa per vacanze natalizie dal 22 dicembre al 10 gennaio compresi

Una mostra fotografica che racconta l’India degli ossimori: a Ghazipur, la periferia di Delhi, dove tra i palazzoni di cemento, trova posto la poesia di un enorme mercato dei fiori in cui si scoprono uomini burberi, dal sorriso severo, aprirsi a una luce tenera e diversa mentre stringono tra le mani bouquet colorati, Poco lontano, a Bhuapur Village, donne invisibili che abitano grattaceli si spostano in corridoi tutti uguali.

Francesca Manolino, nata a Torino nel 1987, si è diplomata in fotografia presso lo Ied e l’Ecole Nationale Superieure des Arts Décoratifs a Parigi. Lavora attualmente per l’agenzia Luz; le sue opere sono state esposte a Torino, Parigi, Firenze e Bangkok e pubblicate su testate nazionali e internazionali. I suoi lavori sono influenzati anche da una laurea in Antropologia, e gettano uno sguardo critico su problemi sociali e ambientali.

Nelle opere esposte uomini con una mano dietro la schiena, in segno di ritrosia, mostrano rossori e sorrisi timidi tra mazzi di fiori, mentre donne vagano per i corridoi nascondendosi, spesso invisibili a una società poco attenta ai diritti del mondo femminile.

Dice la fotografa: “Negli ultimi tre anni ho trascorso un lungo periodo in India, e ho deciso di usare un approccio intimo e metaforico per raccontarla. Mi piace indagare la relazione tra uomo e ambiente, l’architettura per me racconta il paesaggio umano riflettendo lo spirito della società in cui io cerco di introdurre un punto di vista positivo stanca dei media, in cui emerge solo il lato negativo”.

Continua: “ll Bhuapur Village è un insieme di torri gemelle; una bellezza dissonante avvolge questo labirinto di scale. […] Le donne che lo abitano vagano per i corridoi tutti uguali come pesci che nuotano in un acquario. Chiudono tende e diventano tende. Si nascondono dietro pilastri e lentamente ne assumono la freddezza. Alcune diventano grigie, si confondono con il paesaggio stesso o ne diventano parte tanto da non poterle quasi più intravedere. Altre cercano la bellezza in un leggero decoro e nel sole che a volte, coraggioso invade questi spazi. A pochi passi da qui, a Ghazipur Phool Mandi, c’è invece l’enorme mercato dei fiori della capitale, con l’incantesimo in cui, ad ogni angolo, uomini si circondano di un alone di tenerezza non appena stringono tra le loro mani un mazzo di fiori. Ecco, con questa mostra ho voluto raccontare gli ossimori della periferia indiana”.

Il 16° River to River Florence Indian Film Festival, diretto da Selvaggia Velo, si svolgerà dal 3 all’8 dicembre presso il nuovo cinema La Compagnia (via Cavour, 50r) di Firenze. In programma 25 film tra prime nazionali, europee e mondiali, oltre a eventi collaterali, alla presenza di registi e attori, tra cui l’attore di Sandokan, Kabir Bedi, che sarà l’ospite speciale dell’edizione di quest’anno. Si indagherà la società indiana vista dalla strada e tra la gente comune, la condizione delle donne – tra desideri e emancipazione – e i diritti civili nell’India contemporanea. Il festival è Inserito nell’ambito della 50 Giorni di cinema internazionale a Firenze.